Crimini di pace O.P.G. un'istituzione da abolire

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di Roberto Bontà Polito (Ita, 2012, 14') Drammatico Martedì 1 h 19,25 CM4 (circa) SchermoNapoli Corti Sezione 2   Liberamente tratto da “Vito il recluso. Opg: un'istituzione da abolire” un libro a cura di Francesco Maranta edito nel 2005 dalla Cooperativa “Sensibili alle Foglie”, il cortometraggio ripropone la storia di Vito De Rosa internato per oltre cinquant'anni nell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario napoletano di Sant'Eframo. Vito fu graziato nel 2003 dal Presidente della Repubblica Ciampi dopo l'interessamento al suo caso del consigliere regionale della Campania Francesco Maranta, sostenuto da Antigone, l'associazione che dalla fine degli anni '80 è sempre stata in prima fila nella battaglia per l'abolizione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Un'istituzione totale che ripropone meccanismi assurdi e contrari ai diritti umani, trappola senza uscita: chi è dentro, anche per reati banali, non viene rilasciato a fine pena se fuori non c'è qualcuno che se ne faccia carico. Ancora oggi quasi la totalità degli internati negli OPG non possono essere liberati per l'assenza di adeguati centri di accoglienza. Nel 2012, dopo che la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema sanitario, presieduta da Ignazio Marino, ha confermato le condizioni inumane e degradanti, il Parlamento ha votato, a grandissima maggioranza, la norma (legge n. 9/2012 ) che ne disponeva la chiusura entro marzo 2013, prorogata poi al 1 aprile 2014.

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