Una settimana fa/Oggi/Forse tra tre giorni

Titolo internazionale: 
Anno: 
di Federico Righi Film ispiratore: Un cane andaluso di Luis Buñuel Le tre foto, come il film, sembrano essere state scattate senza apparente connessione, l'obiettivo è stato quello di riprodurre, in tre immagini, il delirio onirico del film di Bunuel. Chi guarda le immagini, scattate in digitale e trasformate in bianco e nero, con un filtro che ricorda la tecnica del pinhole, avrà l'impressione di guardare delle foto scattate più o meno nello stesso periodo del film, il 1929. Nelle foto sono contenuti significati molto profondi, leggibili alla luce del pensiero surrealista; le immagini sono pervase da un simbolismo, come è fortemente marcato nel film, il simbolo del freno alla sessualità posto dalla Chiesa e dalla società è molto presente. L'obiettivo era il superamento della realtà razionale e portare chi guarda, appunto alla surrealtà rappresentando lo stato in cui veglia e sogno coesistono dando accesso a ciò che sta oltre il visibile. Le tre foto, assieme o singolarmente, comportano un automatismo psichico, calano la persona nella dimensione dell'inconscio; lo spettatore ha l'impressione di un'arte libera da ogni convenzione culturale e sociale. Le foto, come le scene del film sono emblematiche della rivoluzione visiva surrealista, che intende squarciare l'occhio dello spettatore per fargli vedere, anche a costo di grandi sofferenze, tutto quello che non ha mai visto e forse non ha mai voluto vedere. La sequenza delle foto, come le didascalie del film, è completamente fuorviante e indica momenti diversi, completamente slegati; sembra suggerire un andamento ciclico della storia o comunque al di fuori del tempo, secondo uno schema che mira a costruire una situazione eterna e universale.

Partner

Organizzatori

Con il contributo di

In Collaborazione con