(Ita, 1955, 104') Drammatico
Giovedì 3 h 19,10 IFN Ingresso libero
Augusto, Picasso e Roberto sono tre amici truffatori che approfittano della buona fede di contadini per sopravvivere. Uno di loro in particolare, Augusto lo fa per poter pagare la retta del collegio della propria figlia Patrizia che è completamente all'oscuro della vera attività del padre. Finché un giorno viene arrestato sotto gli occhi della ragazza. Una volta uscito di prigione si aggrega a un'altra banda di malviventi questa volta più cinici e impietosi.
Di fronte a una paralitica Augusto è tentato di restituire i soldi ed è quello che dirà ai suoi compari. Loro non gli credono c'è una colluttazione e lui rimane colpito alla testa, gli trovano il denaro in tasca e decidono di abbandonarlo sul ciglio della strada. Nel finale del film lo vediamo inerme, senza vita.
Un film molto duro che non viene capito dalla critica italiana, in testa Aristarco che lo definisce insincero e sulla falsariga dei precedenti. Il futuro regista francese Jacques Rivette lo definisce il capolavoro del regista emiliano e anche il Figaro ne loda l'evoluzione. Un grande film da riscoprire in tutto e per tutto.
Broderick Crawford ne dà un'interpretazione memorabile, un personaggio che se si potesse adattare a uno degli interpreti di oggi non potrebbe essere altro che il compianto, da poco scomparso, James Gandolfini.
