La dolce vita

Titolo internazionale: 
Anno: 
(Ita, 1960, 174') Drammatico Sabato 5h 16,30 – 21,30 CM4   Il film comincia in modo molto ironico. Ci sono due elicotteri uno che trasporta la statua di Gesù, appesa a una corda e un altro Marcello, un giornalista che segue l'altro elicottero pur essendo in realtà più interessato a un gruppo di ragazze sul terrazzo di un palazzo dalle quali cerca invano di avere i numeri di telefono. La sera stessa Marcello conosce una ricca e avvenente donna, Maddalena, in un nightclub. I due faranno l'amore nel modesto appartamento di una prostituta che ha ricevuto da loro un passaggio in auto. Tornato a casa trova la sua donna, Emma, piena di barbiturici e la porta in ospedale. Pur sensibile al suo dramma trova il tempo per chiamare Maddalena. Giunge a Roma una star del cinema, Sylvia, e durante la conferenza stampa Marcello suggerisce una visita a San Pietro. I due però rimangono soli su un terrazzo e più tardi ballano insieme alle Terme di Caracalla. Il fidanzato dell'attrice viene circondato dai paparazzi in cerca di scoop e Marcello ne approfitta per scomparire con Sylvia in un luogo “appartato”, la fontana di Trevi. Giunge l'alba e quando lui la riporta in hotel trovano il fidanzato che la schiaffeggia e insulta Marcello. Quest'ultimo poi incontra un amico: un intellettuale che suona l'organo in una chiesa ed è esperto nella grammatica sanscrita. Per lavoro arriva, con il collega fotografo ed Emma per, sul luogo dove due bambini dicono di aver visto la Madonna, il luogo è pieno di persone che credono nel miracolo. Emma e Marcello vengono invitati da Steiner nella sua lussuosa casa dove incontrano degli intellettuali. Emma ossessiona sempre di più Marcello sul fatto che debbano sposarsi e fare figli. Sulla spiaggia Marcello cerca di scrivere un romanzo e conosce Paola, una giovane e graziosa ragazza che balla il cha cha cha. La sera Marcello rivede suo padre che non vive a Roma e gli presenta una ballerina, il genitore e la donna sembrano andare molto d'accordo. A un certo punto però il padre ha un malore e decide di prendere un taxi per la stazione e partire col primo treno. La sera dopo in Via Veneto Marcello incontra degli amici tra cui Nico (la cantante dei Velvet Underground) e tutti insieme vanno nel castello di certi aristocratici. L'uomo ritrova Maddalena e insieme girano per il castello fino a che lei gli chiede se la sposerebbe lui, tergiversa cambiando discorso e lei si perde nelle braccia di un altro. Marcello tuttavia non resta solo ma passa la notte con Jean, un'ereditiera. Il giorno dopo Marcello ed Emma sono in auto, hanno un litigio e lui la lascia per strada, salvo tornare dopo ore a riprenderla. Il suo amico Steiner si suicida e uccide i suoi due figli, Marcello corre a consolare la moglie mentre i colleghi giornalisti sono arrivati come avvoltoi. Passano i mesi, vediamo infatti Marcello con parte dei capelli grigi. Di notte irrompe con degli amici nella villa a Fregene dell'amico Riccardo. La festa diviene presto un'orgia e la moglie divorziata di Riccardo si lancia in uno strip-tease. Al ritorno di Riccardo tutti devono andarsene. Mentre poi tutti continuano il party sulla spiaggia Marcello incontra la ragazza della spiaggia, Paola e dopo aver cercato di parlarle torna dagli amici salutandola in lontananza. Un film che ha come comun denominatore il tre: tre sono gli anni passati da Le notti di Cabiria; tre sono le scene che desteranno interesse: Anita Ekberg e la fontana di Trevi, La dolce vita di Via Veneto coi suoi paparazzi, l'orgia con lo strip-tease; tre diventano gli Oscar ricevuti dai film di Fellini, anche se stavolta il film è solo candidato e il premio è vinto dai migliori costumi. Il film in realtà ha una vita difficile all'inizio. De Laurentiis litiga col regista e il film passerà nelle mani di Angelo Rizzoli e Giuseppe Amato. Condannato dalla chiesa e dalla censura il film sarà bandito in Spagna per 15 anni fino alla caduta del dittatore Franco. Il successo sarà clamoroso in Italia anche grazie a un enorme battage pubblicitario legato alla scena con Anita Ekberg. Come in Le notti di Cabiria, dove seguivamo le disavventure della Masina, anche in questo film non c'è una vera trama ma semplicemente ciò che accade al protagonista nell'ambito mondano e superficiale del mondo notturno legato allo spettacolo e della ricchezza. Moravia ha parole elogiative, mentre Pasolini (che peraltro ha collaborato alla sceneggiatura) lo ammira anche se secondo lui l'impronta dell'autore Federico Fellini supera la fermezza nella regia. Il film rimane un classico assoluto nella storia del cinema e vince la Palma d'Oro al Festival di Cannes. Non si contano le influenze nel cinema, nella moda e nella vita di tutti i giorni

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