La rosa tatuata

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di Daniel Mann (USA, 1955, 117') v.it. Drammatico Giovedì 26 h 20,55 IFN (circa) Ingresso libero In collaborazione con Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia   Serafina informa suo marito Rosario che è incinta per la seconda volta. Nella notte il marito è fuori per lavoro e mentre guida il camion ha un incidente apparentemente nel tentativo di sfuggire alla polizia. Serafina sviene alla notizia e più tardi il dottore dirà che ha perso il bambino. Passano tre anni e la donna è ormai distante dal mondo esterno, si è chiusa in sé stessa, diffidente e scontrosa. Un giorno, è tempo di diploma per tutte le ragazze del vicinato e per Rosa, la figlia di Serafina. La donna non vede di buon occhio l'ambiente del college e cerca di impedire alla figlia di andare a prendere il diploma, poi si arrende dopo le insistenze della maestra di Rosa. Ma al momento di andare alla cerimonia una vicina stanca delle lodi sperticate che Serafina fa di suo marito defunto le rivela che lui la tradiva. Decide di non andare e rigetta il ragazzo che la figlia gli fa conoscere, ordinando a Rosa di non rivederlo più. La ragazza allora si allontana con rabbia col ragazzo e Serafina conosce Alvaro, un camionista che cerca alloggio. I due si ubriacano e lei lo ospita per la notte. Alvaro attratto da Serafina decide di farsi tatuare una rosa come il marito di lei e più tardi Rosa sospetta che lui lo abbia conosciuto. Lui non vuole risponderle alla domanda se il marito era infedele a lei e allora lo caccia. Scoprirà presto dalla voce di Estelle, amante del marito, come stanno le cose e per rabbia butterà le ceneri del marito. Dopo un bacio dato da Alvaro alla dormiente Rosa sembra che Serafina non possa avere un'altra possibilità d'amore, ma al mattino tutto viene chiarito e Jack, fidanzato di Rosa la chiede in sposa. Serafina accetta e decide di aprire le braccia ad Alvaro, nell'ultima scena infatti entrano in casa ridendo e la radio viene messa ad alto volume. Girato nel Key West, Florida il film valse ad Anna Magnani il premio Oscar. Scritto per lei da Tennessee Williams come commedia per il teatro. L'attrice però non era in grado di reggere le rappresentazioni in inglese e quindi Williams vendette i diritti per il cinema ponendo come clausola che la parte sarebbe stata affidata ad Anna. Dopo l'Oscar Anna divenne un mito per tutto il mondo.

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