Prosciutto, prosciutto

Titolo internazionale: 
Anno: 
(Spa/Ita, 1992, 94') v.o. sott. it. Commedia/Erotico Giovedì 3 h 19,10 ICN Ingresso libero   Silvia, una ragazza molto attraente lavora presso la fabbrica di biancheria intima di proprietà della famiglia di José Luis, con cui ha una relazione. Una delle ragioni è che Carmen, la madre di Silvia era in passato una prostituta. Quando la ragazza scopre di essere incinta ha paura in una reazione negativa da parte dell'uomo. Con sua grande sorpresa l'uomo però ne è felice e simbolicamente le mette al dito un anello ricavato da una lattina. Il giovane però ha una madre molto dura e insensibile, Conchita, che non intende affatto permettere al figlio di sposare la ragazza. La madre quindi ingaggia Raul, un modello di biancheria intima per sedurre Silvia e fare in modo che José Luis ritorni sui suoi passi. Silvia però resiste alle offerte di Raul e quando questi se ne innamora e diventa ossessionato arrivano le offerte di Conchita disposta a tutto per averlo. Lui accetta una moto Yamaha e diventa l'amante della madre di José Luis pur restando infatuato di Silvia. Quest'ultima, stanca dei tentennamenti di José Luis che non riesce a decidersi di sposarla senza il consenso della madre, comincia a sciogliersi con Raul. Ovviamente Conchita diventa furiosa e gelosa e anche José Luis perde i lumi della ragione. In un raptus violenta Silvia e intende uccidere Raul. Dopo averlo scoperto a fare l'amore con la madre José Luis fa un duello con Raul dove le armi sono cosciotti di prosciutto. Raul uccide il rivale Per questo film Bigas Luna riceve il premio Leone d'argento per la migliore regia alla Mostra di Venezia. Javier Bardem vince numerosi premi e Stefania Sandrelli viene candidata per i Nastri d'Argento. Debutto al cinema per Penelope Cruz, appena diciottenne, che diverrà più tardi una delle attrici preferite di Almodovar e star internazionale Il titolo ha un doppio significato perché la ripetizione della parola Jamon in un gioco infantile diventa anche una reiterazione della parola castigliana Monja che significa Suora.

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