Ninotchka

Titolo internazionale: 
Anno: 
(USA, 1939, 110') v.o. sott. it. Commedia Mercoledì 2 h 17,00 – 21,30 CM4 Giovedì 3 h 17,00 CM4 Tre agenti russi sono in missione a Parigi per vendere dei gioielli confiscati a una granduchessa in seguito alla Rivoluzione Russa del 1917. Si imbattono però nell'amante dell'aristocratica, il conte Leon, che è stato incaricato di impedire che i gioielli siano venduti. Questi li distrae, li porta in giro per Parigi facendoli diventare degli occidentali capitalisti, cosa che non piace alle autorità russe che inviano immediatamente un ispettore donna molto combattivo e severo, Ninotchka. La donna viene ben presto ammaliata dall'Occidente come gli agenti e si innamora di Leon. La granduchessa gelosissima ruba i propri gioielli per consegnarli a Ninotchka in modo che lei se ne vada e lasci stare Leon. L'ispettrice accetta con dolore e ritorna in Russia con gli agenti e i gioielli. Ma arriverà il lieto fine. I tre agenti incontreranno Leon a Costantinopoli e si fanno convincere nel progetto di aprire un ristorante russo, quando Ninotchka arriva per mettere a posto le cose deciderà di restare con Leon. Prima commedia e penultimo film per la Garbo che anche a causa della risata sguaiata che ha nel film deciderà di non fare più cinema. L'ultimo film sarà con la regia di George Cukor, “Non tradirmi con me”. Lo slogan del film fu “La Garbo ride” anche se in realtà non era la prima volta che rideva in un film, la risata che si protrae per più di un minuto fece epoca. Il film fu ovviamente bandito in Russia e nei Paesi sotto il potere russo ma fu un grande successo. Dopo la seconda guerra mondiale si tentò un remake ma visto che i russi ora erano alleati si decise di non farne niente. Tra gli sceneggiatori il giovane Billy Wilder.

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