L'angelo sterminatore

Titolo internazionale: 
Anno: 
(Mex, 1962, 90') v.o. sott. it. Drammatico Giovedì 3 h 17,00 ICN Ingresso libero   Alcuni invitati dell'alta borghesia di Città del Messico si incontrano per una cena ma vengono attraversati da molti piccoli avvenimenti che li destabilizzano. Al termine della cena si ritirano tutti nella Sala della Musica dove ascolta una Piano Sonata eseguita da una pianista. Invece di andarsene decidono di passare la notte dormendo su divani e dove riescono a trovare posto. Al mattino si accorgono di essere prigionieri. Non potendo uscire bevono e mangiano gli avanzi della cena. Passano i giorni e la cordialità iniziale e l'etichetta vengono completamente dimenticate dagli invitati che cominciano a comportarsi come selvaggi. Il padrone di casa cerca di far rientrare tutto nella normalità mantenendo l'ordine come può. Ciò nonostante un invitato muore e due promessi sposi si suicidano dopo essersi chiusi in uno stanzino. riescono a rifugiarsi in una chiesa ma poi non riescono ad uscire. Un gregge di pecore li visita e loro decisono di cibarsene arrostendoli con il fuoco ricavato dai mobili della casa. Una malata di cancro spinge un dottore ad accettare della morfina donata dal padrone di casa per salvarla. Ma due fratelli incestuosi gliela rubano. Un praticante di Magia Nera crea delle allucinazioni e gli invitati vorrebbero sacrificare il padrone di casa colpevole della situazione. Una ragazza però li convince a ricostruire gli avvenimenti per trovare il modo di uscire. Fuori trovano la Polizia e i servi che se ne erano andati la sera prima dalla cena. Il gruppo allora si rifugia nella Cattedrale per ringraziare Dio di averli salvati. Dopo il Te Deum scoprono di essere di nuovo prigionieri e in un ulteriore scena la chiesa si popola di pecore. Fuori c'è la protesta di alcuni manifestanti che tiene occupata la polizia. Quasi un anticipo del clima del '68. Al Festival di Cannes ricevette il Premio Fipresci e quello dela Critica Cinematografica. E' stato posto al sedicesimo posto delle 100 migliori pellicole messicane secondo 25 critici e specialisti di cinema messicani. Il titolo fu suggerito José Bergamin che aveva intitolato una commedia teatrale a quel modo. Bunuel aveva all'inizio pensato a I naufraghi della Via Provvidenza. E rimase entusiasta per il nuovo titolo, Bergamin aggiunse ad ogni modo che si era ispirato alla parte dell'Apocalisse nella Sacra Bibbia.

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