Enzo Avitabile

Nasce a Napoli nel 1955, e inizia a suonare il sassofono da giovanissimo nei locali della città. Diplomato in flauto al Conservatorio, partecipa come sassofonista ai dischi di Pino Daniele, Edoardo Bennato e Antonello Venditti.
Debutta discograficamente come solista nel 1982 con l'album Avitabile, seguito da Meglio Soul, che ottiene una certa visibilità radiofonica, da Correre in fretta e da S.O.S. Brothers, con copertina di Andrea Pazienza, e che contiene due dei suoi brani più noti, Soul Express e Black Out. Nel solco del funk si collocano anche i successivi: Alta Tensione, Stella Dissidente, e Avitabile Enzo.
A segnare la fine di questa prima fase della sua carriera Addò, al quale collaborano gli Agricantus, e che testimonia l'avvio di una nuova ricerca sulla musica etnica mediterranea, confermata nel 1999 dal brano Mane e mane, insieme a Mory Kanté e inserito nell'album O-Issa.
Negli anni Duemila Avitabile si dedica interamente allo studio e alla riscoperta del patrimonio musicale della propria terra. Inizia così una collaborazione con i Bottari di Portico, gruppo di percussionisti le cui origini
risalgono al Dodicesimo secolo, il cui primo frutto è nel 2004 l'album Salvamm' ‘O munno (al quale partecipano Khaled, Manu Dibango, Zì Giannino del Sorbo, il Miserere di Sessa Aurunca, Luigi
Lai, la Polifonica Alphonsiana e Baba Sissoko). Dal 2006 Avitabile cura un laboratorio di etnomusicologia
all'Università Suor Orsola Benincasa, e continua la sua produzione discografica che vede come ultimi episodi il doppio album Festa, Farina e Forca (2009) e Napoletana (2009). Nel 2012 esce il suo lavoro più
recente Black Tarantella, frutto di una serie di collaborazioni con autori italiani e stranieri

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