Abel Ferrara:"Giro il mio documentario sul carcere di Pozzuoli, ma a luglio suonerò al Maschio Angioino"

Abel Ferrara Abel Ferrara sbarca al Napolifilmfestival da autentico protagonista. Il regista americano ha incontrato la stampa napoletana, parlando a tutto campo degli svariati progetti in cui è attualmente coinvolto. A cominciare da Il Proprio Vissuto che prevede la realizzazione di cinque laboratori di scrittura creativa che si stanno svolgendo presso i penitenziari di Pozzuoli, Lauro di Nola, Nisida, Aversa e che diveteranno un documentario. I laboratori sono diretti dallo stesso Ferrara ma anche da Mario Martone, oltre ai giovani registi napoletani Carlo Luglio, Diego Olivares e Toni D'Angelo.
Ferrara sta attualmente intervistando le detenute del carcere femminile di Pozzuoli:"Non m'interessa tanto quello che accade nel carcere quanto dove tutto questo ci porterà al di fuori", afferma il regista che si dice colpito dalla mancanza di speranza delle donne recluse per piccoli reati, soprattutto di droga.
Ma il regista sta pensando anche ad una sceneggiatura sulla vita di suo nonno, emigrante che da Sarno sbarcò a New York, per poi approdare in California: "Non escludo che ci saranno punti di contatto con il documentario sulla Casa Circondariale di Pozzuoli. Quando sei nato in una città come Napoli è come se non te ne potessi mai davvero allontanare. Questo è un po' quello che è successo a mio nonno che ricreò nel Bronx una piccola Sarno".
Abel Ferrara Ma il legame del regista con Napoli sarà non solo cinematografico: "Il prossimo 24 luglio diventerò musicista e sarò in concerto a Napoli nell'ambito della rassegna Lo sguardo di Ulisse al Maschio Angioino insieme a Francis Kuiper, chitarrista e autore di molte colonne sonore dei miei film".

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