I vincitori dei concorsi ufficiali della IX edizione del NapoliFilmFestival

Europa - Mediterraneo
La giuria composta da 20 studenti di cinema provenienti da tutta Italia e coordinati dal regista Pappi Cosicato ha così deliberato:

Vesuvio Award alla regia e Premio Technicolor alla produzione
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Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti

Motivazione: La regia esplora i luoghi poetici eppure amari di un microcosmo arcaico, all'interno dle quale si rivela problematica l'integrazione dello straniero. Giorgio Diritti al suo primo lungometraggio dimostra originalità narrativa e una notevole maturità tecnica attraverso l'utilizzo particolarmente espressivo della fotografia e la scelta efficace delle inquadrature.

Premio Music Feel:

Trešeta di Drazen Zarkovic e Pavo Marinkovic

    

SchermoNapoli - Sezione Documentari

La giuria composta da professionisti del settore Gino Aveta, Maurizio Gemma e Francesco Napolitano ha così deliberato:

Vesuvio Award:

Mitumba di Raffaele Brunetti

Motivazione: Per il ritmo incalzante e coinvolgente del racconto, che tuttavia lascia il tempo ai dubbi, alle incertezze, alle sorprese e ai sentimenti che l'autore esprime direttamente per noi, di fronte ad un fenomeno, quello del commercio dell'abbigliamento usato con i paesi africani, che è significativo , anch'esso, del rapporto Nord-Sud del mondo.Per la grande padronanza degli strumenti linguistici, e la limpidezza espressiva che conducono agevolmente lo spettatore nel viaggio dentro la realtà della Mitumba.

Menzione speciale a:

Il favoloso mondo di "G". Il cinema di Ugo Gregoretti di Luigi Barletta

L'ultima Treves di Marcello Sannino

    

SchermoNapoli - Sezione Cortometraggi

La giuria composta dai giornalisti Goffredo De Pascale, Daniela Faggion e Boris Sollazzo ha così deliberato:

Vesuvio Award:

Lacreme napulitane di Francesco Satta

Motivazione: Francesco Satta ha il merito di riuscire a far versare ancora Lacreme Napulitane. Gioca visivamente su genere e cliché, trasformandoli in tranche de vie da cartolina, in un divertente e arguto viaggio attraverso i luoghi comuni di un'Italia di capitoni e panettoni. Lo stile - la scenografia, le interpretazioni, le scelte cromatiche - è camaleontico e brillante. Così efficace che l'ultima immagine, forse, non dovrebbe rinunciare al gusto un po' rétro del resto di questo racconto.

Menzione speciale a:

Vittima della storia di Simona Cocozza

PREMIO FRANCO SANTANIELLO 2007

La giuria composta da Nicola Giuliano, Franco Iavarone, Manlio Santanelli assegna il premio per la migliore sceneggiatura a


Noemi
di Fabio Ferro e Sydney Sibilia

Motivazione: I meriti che ci permettono di premiare Noemi quale migliore sceneggiatura sono molteplici. Ci limitiamo a citarne due per tutti.
Primo: rispetta un principio basilare del “corto” che non dovrebbe superare i dieci minuti e, in questi, raccontare una storia che ha un inizio ed una fine.
Secondo: bordeggia con buona padronanza più generi cinematografici per concludersi, poi, con una beffarda denuncia della TV, responsabile di presentare un paese che regala milioni e, di conseguenza, di contribuire ad incrementare un'immigrazione selvaggia.

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