Al via la XII° edizione del Napoli Film Festival: Dalla lezione di cinema di Marco Onorato alla serata dedicata a Totò

Sara' Marco Onorato, eletto miglior direttore della fotografia del cinema europeo del 2009, ad aprire ufficialmente la dodicesima edizione del Napoli Film Festival che parte domani, sabato 5 giugno e andra' avanti fino all'11 giugno.  Onorato, premiato lo scorso anno agli Europea Film Award (Afa) di Copenaghen per la fotografia di Gomorra, terra' una lezione di cinema agli studenti del professor Augusto Sainati, dell'Universita' Suor Orsola Benincasa, che anche quest'anno organizza la sezione "Parole di cinema".
Le lezioni, quest'anno, si svolgeranno al cinema Vittoria , in via Piscicelli: la lezione di Onorato inizier a'alle 14.30 con la proiezione del film Dieci Inverni, di Valerio Mieli (Italia, 2009) con Isabella Ragonese e Michele Riondino, la cui fotografia e', appunto, diretta da Onorato.

Nel pomeriggio, dalle 16, parte poi la rassegna al Castello con la prima sezione di Schermo Napoli Cortometraggi: in gara subito il vincitore della scorsa edizione, Mimmo Mancini, che, dopo aver trionfato al Napoli Film Festival 2009 con U' su, presenta quest'anno Direzione obbligatoria, la storia di un giovane violento che, appena uscito di prigione, decide di cambiare vita, ma le difficolta' di reinserimento nella societa' sembrano portarlo, appunto, verso una direzione obbligata.

In serata, alle 21, in auditorium a Castel Sant'Elmo, va in scena lo spettacolo Toto' Movie, un omaggio del Napoli Film Festival al principe della risata firmato da Fabio Canessa, critico cinematografico e studioso della carriera di Antonio De Curtis, e dall'attrice Rosaria De Cicco. Sul palco i due presenteranno alcune clip di Toto' commentandole poi con aneddoti poco noti e con l'interpretazione della De Cicco di alcune poesie dell'artista napoletano.
 
"L'idea dello spettacolo - spiega l'attrice - e'  nata durante lo show di Arbore "Meno siamo, meglio stiamo" in cui ho conosciuto Canessa. Lui ha tantissimo materiale su Toto' e cosi' abbiamo deciso di portarlo in scena, commentandolo sia in maniera leggera, sia sottolineando la forte vena poetica del principe della risata".

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