Schermo Napoli Documentari e corti. La strage di Sant'Alessandro, il racconto dell'eccidio di camorra a Torre Annunziata del 1984

Estremamente variegata e composita l'offerta delle sezioni Schermo Napoli Documentari e Schermo Napoli Corti, i due concorsi che del Napoli Film Festival che sono ormai la vera, unica, “palestra” dei giovani cineasti campani. Nella sezione Doc (6 giugno, dalle 16), c'e' La strage di Sant'Alessandro, di Antonio Ruocco e Gaetano Acunzo, frutto di un workshop con gli studenti dell'Istituto d'arte di Torre Annunziata, il documentario e' il racconto della strage di camorra avvenuta nel 1984, descritto anche nel recente Fortapash di Marco Risi.

A seguire la produzione italo-ungherese Sandor Marai e Napoli: il sapore amaro della liberta', in cui il regista Gilberto Martinelli ripercorre il volontario esilio napoletano dello scrittore ungherese negli anni '50. Chiude la prima tornata dei Doc Plaiyng Maruata di Adam Sailor, che filma la comunità indigena Nahua, in Messico.

Dalle 18.15, sempre per la sezione documentari in concorso apre Riccardo Dalisi - Le regole della Liberta' di Matteo Giacomelli che ci racconta una Napoli inedita andando tra la gente, in particolare nel popolare Rione Traiano. A seguire c'e' Europa Zero Chilometri, di Luca Bellino e Silvia Luzi che ripercorrono i due giorni dell'attacco ai campi rom del quartiere napoletano di Ponticelli. A chiudere, Una montagna di Balle, che torna sui temi dell'emergenza rifiuti a Napoli, di Nicola Angrisano.

Molti i temi affrontati dai registi di Schermo Napoli Corti. Domenica 6 (dalle ore 16), tra i cortometraggi proposti, la realta' irrompe nella fiction con Il ladro di sogni, di Antonio Ruocco, che affronta il tema della pedofilia. Tre corti a meta' tra fantasy e visioni oniriche vengono proiettati a seguire: La legge di Klya, di Alessandro De Cristofaro, 30 Denari, di Francesco Capaldo, grottesca rivisitazione dell'episodio biblico della passione e Ananke – The perfect Metropolis, thriller fantascientifico di Alfredo Mazzara.

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