Lou Castel

Nato in Colombia da uno svedese ed una irlandese, cresce tra la Giamaica, New York e Stoccolma prima di arrivare in Italia negli anni ’60. Frequenta i corsi di arte drammatica di Alessandro Fersen e il corso di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma dove, nel 1965, incontra Marco Bellocchio che lo sceglie come protagonista ribelle per I pugni in tasca. Sempre Bellocchio lo sceglierà anche per Nel nome del padre e Gli occhi, la bocca.

Nel complesso, Castel è apparso in un centinaio di film di diverse nazionalità e vari generi, lavorando, per la maggior parte, con registi italiani oltre che tedeschi e francesi del calibro di Liliana Cavani, Claude Chabrol, Wim Wenders, Ettore Scola, Philippe Garrel e Carlo Lizzani con cui si trova a recitare al fianco di Pier Paolo Pasolini.

Apolide, politicamente impegnato e artista poliedrico, nel 2016 si racconta nel documentario di Pierpaolo De Sanctis A pugni chiusi, presentato al 34° Torino Film Festival.

E’ stato marito dell’attrice Marcella Michelangeli da cui ha avuto un filgio: Rocco Quarzell.

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