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Naples '44 è un film documentario italiano del 2016 diretto da Francesco Patierno. È tratto dall'omonimo testo di Norman Lewis. È stato presentato in anteprima al Festival internazionale del film di Roma il 18 ottobre 2016. Il documentario trae spunto dal filo narrativo dell'omonimo testo di Norman Lewis, ufficiale britannico di stanza nell'Italia meridionale durante il periodo della liberazione e divenuto poi un famoso scrittore.
Per la costruzione di uno stabilimento industriale acquista un terreno a Napoli. In quella parte dellaperiferia molte famiglie povere vivono nel dopoguerra una situazione terribile. Nonostante ciò sono costrette anche ad andarsene. Alcuni anziani si ribellano e finiscono col morire sotto il crollo delle casupole. Gli altri si ribellano contro l’ingegnere milanese che è direttore dei lavori. Questi scappa ed entra in casa di Annina, una ragazza che vive nello stesso rione dell’incidente.
Chiara è una tifosa del Napoli, Matteo un ricercatore, Alex un pizzaiolo mentre Diego è proprietario di ristorante. Sergio è un attore così come Stefania e Daniela. Sandra architetto, Emanuele farmacista e Marcello ha una società di comunicazione. Cosa unisce queste e tante altre persone? Sono napoletani e vivono a Barcellona. Si raccontano i sogni, le speranze, i successi e gli insuccessi, gli aspetti positivi e quelli negativi che si incrociano quando si sceglie di vivere in un paese straniero.
Due ragazzi finiti in coma si presentano alle porte del Paradiso, ma, in quanto napoletani, non vengono accettati.. Arrivano a spiegare la situazione a Dio che provvede egregiamente
Tre minuti ciascuno per uno sguardo sulla città di Napoli: questo è il punto di partenza per l'opera collettiva di ventiquattro registi. Una pluralità di sguardi che racconta una metropoli dove convivono tradizione e avanguardia, superstizione e cosmopolitismo. A ispirarli, persone, luoghi e atmosfere di una città naufraga tra sogno e realtà, e che pare perdersi tra poli opposti, molteplici identità e un'irrimediabile complessità.
Tre minuti ciascuno per uno sguardo sulla città di Napoli: questo è il punto di partenza per l'opera collettiva di ventiquattro registi. Una pluralità di sguardi che racconta una metropoli dove convivono tradizione e avanguardia, superstizione e cosmopolitismo. A ispirarli, persone, luoghi e atmosfere di una città naufraga tra sogno e realtà, e che pare perdersi tra poli opposti, molteplici identità e un'irrimediabile complessità.
Un viaggio in un secolo di film sulla Napoli criminale, attraverso i racconti dei protagonisti e immagini inedite. La città di Napoli nell’immaginario collettivo sorride, piange e spara. Un fascino che atterrisce, tanto che il volto contraddittorio della metropoli campana si riflette anche sul grande schermo, ispirando storie drammatiche e avvincenti. Proprio da questo nasce Napoli calibro 35 mm, dal cinema delle origini a Gomorra a cura di Paolo Spagnuolo e Paolo Speranza e con la prefazione di Steve Della Casa.
di Aldo Zappalà in collaborazione con Master di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; Mer 10 h 21.00
Roberto, musicista napoletano e’ innamorato di Stella che vorrebbe aver per moglie. La madre di lei pero’ non ritiene il giovane un partito abbastanza importante. Gli preferisce infatti un barone che pero’ e’ un giocatore incallito e non ha i favori di Stella. Grazie a un amico della madre di Stella, la giovane e Roberto riescono finalmente a fidanzarsi. Ma il Barone getta fango sulla povera ragazza e riesce a spingere Roberto a lasciarla. Il musicista parte poi per una turne’ con un cantante in Sudamerica.

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