Marcello Mastroianni

Probabilmente l’attore italiano più celebre al mondo. Questo grazie soprattutto ai film girati con Federico Fellini e quelli interpretati in coppia con Sophia Loren. E’ anche il più versatile, forse proprio perché riesce quasi sempre a restare naturale, se non dove alcuni registi hanno richiesto maggiormente una recitazione teatrale. Per alcuni è stato il simbolo del latin lover italiano, dal fascino sfuggente e dai gesti eleganti, legati appunto al film La dolce vita. Un po’ il Cary Grant italiano. Ma Mastroianni è stato molto di più è stato un attore che ha sempre scelto delle sfide in molti film che ha girato come nei film con Marco Ferreri. Il suo nome completo è Marcello Vincenzo Domenico Mastroianni. Nasce a Fontana Liri, provincia di Frosinone (all’epoca il nome era Terra di Lavoro) il 28 settembre del 1924. Suo padre è Ottone Mastroianni, fratello dello scultore Umberto mentre il nome della madre è Ida Irolle. Erano entrambi nati ad Arpino, località limitrofa al paese natale di Marcello. Il trasferimento della famigliola a Torino è quasi immediato. A 5 anni di distanza, nel 1929, nasce anche il fratello Ruggero. L’arrivo a Roma è datato 1933, il luogo il quartiere San Giovanni dove andrà a scuola. Il potere del cinema però giunge prestissimo e Marcello inizia i primi passi come comparsa da bambino anche in film molto importanti come La corona di ferro di Alessandro Blasetti e I bambini ci guardano di Vittorio De Sica. A due anni dalla fine della guerra, 1943, si diploma come Perito Edile all’Istituto Galileo Galilei di Roma. Alla fine della seconda guerra mondiale inizia a studiare recitazione. In questo periodo conosce Silvana Mangano e i due hanno una breve relazione. Nel 1948, un film di Riccardo Freda, I miserabili, è la prima occasione di mostrare ciò che ha imparato di recitazione. Lavora anche a teatro in compagnie dilettantesche fino a che non lo nota il regista Luchino Visconti. La sua prima commedia importante è Rosalinda o Come vi piace del grande William Shakespeare. E’ sempre il 1948 al Teatro Eliseo di Roma. In coppia con Vittorio Gassman (che ha il ruolo principale di Kowalsky) recita in Un tram chiamato desiderio da Tennessee Williams. Il suo personaggio è quello di Mitch. Il primo sodalizio cinematografico con un regista avviene con Luciano Emmer. I due lavorano a cinque film tra il 1950 e il 1955, inclusi Domenica d’agosto e Parigi è sempre Parigi (doppiato dai colleghi Alberto Sordi e Nino Manfredi) . Dalle commedie passa poi ai film drammatici con Cronache di giovani amanti del 1954 di Carlo Lizzani e Le notti bianche del 1957 con Luchino Visconti. Incontra per la prima volta sul set Sophia Loren nel 1954, in occasione del film diretto da Blasetti, Peccato che sia una canaglia. Nel 1958 arriva il successo con il film di Mario Monicelli I soliti ignoti dove ci sono anche Vittorio Gassman, Totò e Renato Salvatori. Nel 1960 due film importanti, Adua e le compagne di Antonio Pietrangeli e La dolce vita di Fellini. Quest’ultimo lo rende famoso in tutto il mondo e però il nomignolo di latin lover non piace affatto a Marcello che per lanciare una sfida lo stesso anno accetta il ruolo dell’uomo impotente nel film di Mauro Bolognini, Il bell’Antonio.Anche l’anno successivo conferma il periodo d’oro di Mastroianni, infatti oltre al capolavoro di Michelangelo Antonioni La notte, con Jeanne Moreau, interpreta il film di Pietro Germi Divorzio all’italiana oltre a un’enorme successo internazionale di pubblico partecipa al Festival di Cannes e vince il Premio per la miglior commedia. Marcello non solo vince un Nastro d’Argento, ma anche il Golden Globe, il premio BAFTA e viene candidato ai premi Oscar. Anche il Time dedica nel 1962 un articolo su di lui come il più celebre attore straniero. Il 1973 è ancora una grande annata, oltre a 8 ½ di Fellini ci sono I compagni di Mario Monicelli e Ieri, oggi e domani con Sophia Loren e la regia di Vittorio De Sica. Nella seconda parte degli anni Sessanta torna a teatro con la commedia musicale di Garinei e Giovannini Ciao Rudy, sulla figura di Rodolfo Valentino. La critica è tiepida, ma lui canta e balla e fai il tutto esaurito. Per via dell’amico Federico che lo vuole in un nuovo film deve pagare una penale salata per l’interruzione in anticipo della commedia. In realtà poi il film non si farà, Il viaggio di G. Mastorna resterà sempre solo un progetto. Marcello lo perdona per la perdita di denaro però i due non lavoreranno più insieme fino al 1980 con La città delle donne (se non si considera il piccolo cameo in Roma del 1970). Nel 1967 c’è anche spazio per Luchino Visconti e lo sfortunato Lo straniero (che ancora adesso dopo tantissimi anni non è ancora stato distribuito né in video né in dvd)tratto da Albert Camus. Ha anche una relazione breve ma intensa con Faye Dunaway dopo essersi conosciuti sul set di un film di De Sica. Negli anni Settanta c’è l’amicizia con Marco Ferreri, che aveva già conosciuto a metà anni Sessanta, che lo porterà a girare col regista quattro film La cagna con Catherine Deneuve (un’altra grande storia d’amore, trasferimento a Parigi e la nascita di Chiara), La grande abbuffata, Non toccare la donna bianca e Ciao Maschio assieme a Gerard Depardieu. Con Elio Petri lavora a Todo Modo, e in tv Le mani sporche da Sartre. Amcora con Sophia Loren fa coppia nel capolavoro di Ettore Scola Una giornata particolare (una delle sue più grandi interpretazioni). Nel 1985 con Fellini e Giulietta Masina lavora a Ginger e Fred e poi appare anche in L’intervista sempre di Federico del 1987. Lo stesso anno grande successo internazionale con Oci Ciornie di Nikita Mikhalkov. Con Ettore Scola e Massimo Troisi invece arrivano Splendor e Che ora è? Negli anni Novanta lavorerà con Theo Anghelopoulos, Manoel De Oliveira (con cui farà il suo ultimo film), Raul Ruiz, Robert Altman e soprattutto con Roberto Faenza, dove darà l’ultima sua grande interpretazione in Sostiene Pereira. Per problemi di spazio non abbiamo potuto citare tutti i film importanti ma ci sono molti altri registi che hanno lavorato con lui, tra questi a caso: Marco Bellocchio, Liliana Cavani, I fratelli Taviani, Renato Castellani, Roman Polanski, Jacques Demy, Giuseppe De Santis, Raffaele Matarazzo, Luigi Comencini, Dino Risi, Giuseppe Patroni Griffi, Louis Malle e Bertrand Blier.  Muore a Parigi nel dicembre 1996. 

Partner

Organizzatori

Con il contributo di

In Collaborazione con