Sicilia, estate Un muro di filo spinato separa il più grande campo profughi d'Europa da un entroterra deserto e poco accogliente. Il campo è il CARA di Mineo. Qui i migranti sono bloccati in infinite attese, con le loro vite in situazioni da sogno, assurde, persino comiche.
Vicino al recinto del campo incontriamo Mohammad, che vuole scappare; Aqib e Malik che sognano di raggiungere Milano e le sue scene LGBTQI; Ibrahim, il musicista ipnotico in attesa dei suoi documenti; Dieudonne "i profeti" che denuncia duramente la cattiva condizione dei richiedenti asilo. Ma il CARA non è solo un posto per i migranti. Qui troviamo mercanti non autorizzati, sarti improvvisati, personale militare arrossato che pattuglia una frontiera porosa e squadre di testimoni americani di Geova. Soprattutto, un direttore condiscendente che si sforza di mantenere un ordine impossibile.