Stéphane Brizé

Festival e premi

Awards won: 
Anno di partecipazione: 
2004
Nome del concorso: 
Je ne suis pas là pour être aimé
Anno di partecipazione: 
2006
Nome del concorso: 
Entre adultes
Anno di partecipazione: 
2009
Nome del concorso: 
Mademoiselle Chambon
Anno di partecipazione: 
2012
Nome del concorso: 
Quelques heures de printemps
Anno di partecipazione: 
2015
Nome del concorso: 
La Loi du marché
Anno di partecipazione: 
2016
Nome del concorso: 
Une Vie
Anno di partecipazione: 
2018
Nome del concorso: 
En Guerre
Anno di partecipazione: 
2020
Nome del concorso: 
Un autre monde
Festival: 
Anno di partecipazione: 
1993
Nome evento o della pubblicazione: 
Bleu dommage
Anno di partecipazione: 
1996
Nome evento o della pubblicazione: 
Le Bel instant
Anno di partecipazione: 
1996
Nome evento o della pubblicazione: 
L'Oeil qui traîne
Anno di partecipazione: 
1998
Nome evento o della pubblicazione: 
Le Bleu des villes

Stéphane Brizé

Type: 
Stéphane Brizé, nato a Rennes il 18 ottobre 1966, si è inserito da giovane nel mondo della televisione e del cinema diventando un tecnico audiovisivo. Trasferitosi a Parigi ha recitato in alcuni spettacoli teatrali e ne ha diretti diversi. Nel 1993 realizza il suo primo cortometraggio Bleu Damage e nel 1996 L'Oeil qui traine, vincendo con entrambi diversi premi a numerosi festival. Il passaggio ai videoclip per il cantante Peter Kröner è rapido, prima di arrivare al lungometraggio. Con Florence Vignon scrive Bleu des Villes nel 1999 che è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs dove ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura. Il film è un successo nelle sale. Dopo un documentario originale, Between Adults, prodotto da Claude Lelouch, con Io non sono lì per essere amato, uscito nel 2005, il regista raggiunge il successo con la vita di un uomo senza sentimenti né espressioni (interpretato da Patrick Chesnais) che si apre a poco a poco al mondo grazie a lezioni di tango. Il film è stato presentato al festival di San Sebastián e ha ricevuto diverse nomination ai César del 2006. Nel 2009 realizza un dramma sentimentale, Mademoiselle Chambon, tratto da un'opera di Eric Holder e co-scritto ancora con Florence Vignon per il quale riceve il César per il miglior adattamento nel 2010. Tre anni dopo, è tornato con A Few Hours of Spring, un lungometraggio interpretato da Vincent Lindon e Hélène Vincent. Il film ha vinto quattro premi César nel 2013 (miglior regista, migliore attrice, miglior attore e migliore sceneggiatura originale). Il regista ha poi collaborato con Vincent Lindon per The Law of the Market, un film sociale realistico in cui l'attore interpreta un padre che inizia un nuovo lavoro come guardia giurata in un supermercato dopo un lungo periodo di disoccupazione. La performance di Lindon viene premiata, tra gli altri, a Cannes e al César. Stéphane Brizé un anno dopo, nel 2016, realizza il suo nuovo film, Une vie, che è un adattamento dal primo romanzo di Guy de Maupassant e vede Judith Chemla, Jean-Pierre Darroussin, Yolande Moreau e Swann Arlaud nei ruoli principali. Nel 2018 riprende la collaborazione con Vincent Lindon, protagonista di En Guerre, un film sulle lotte sindacali per salvare posti di lavoro. Quest'anno Brizé è stato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia con il film Un autre monde con Vincent Lindon e Sandrine Kiberlain sulla crisi di una famiglia per un marito troppo assorbito dal lavoro.

Partner

Organizzatori

Con il contributo di

In Collaborazione con