Scètate è uno sguardo a un risveglio impossibile dalla morte. Siamo in un presepe digitale, in stile retrò americano, dove le vetrine rappresentano uno sguardo sulle mille sfumature che l'amore può assumere. Non mancano le critiche sociali alla visione delle donne negli anni Cinquanta, rappresentata dai manifesti e dagli slogan di quegli anni. I versi sono di Ferdinando Russo, le musiche di P. M. Costa, cover e arrangiamento di Gennaro Venditto.