Sono cresciuto in Georgia nei primi anni Novanta, un periodo segnato dalla caduta dell’Unione Sovietica e l’indipendenza della Repubblica di Georgia, quando l’entusiasmo collettivo per l’ottenuta libertà presto avrebbe fatto strada a un lungo, buio e difficile momento creato dalla crisi economica e dal caos. Questo caos ha sfregiato la nostra memoria collettiva ci ha bruciati con segreti dolorosi. Questo è il contesto che è servito come sfondo alla mia storia di una generazione. Mi ci è voluto un po’ per realizzare quanto siamo stati marchiati dal periodo di transizione. Come potevamo costruire una vita per noi stessi in un mondo dove le regole cambiavano ogni giorno, dettato dai capricci di pochi corrotti coinvolti in una battaglia costante per il potere? Il nostro desiderio di fare questo film è stato guidato dalla volontà di esporre le restanti tracce di corruzione che sono ancora in atto in Georgia a tutt’oggi.