Un fiume di cinema al Napoli Film Festival, dalle polemiche per Figli di una rivoluzione minore alle retrospettive su Kieslowski e Billy Wilder

In primo piano al Napoli Film Festival, lunedì 7 giugno, il concorso Nuovo Cinema Italia, che propone sette pellicole italiane indipendenti e auto distribuite, di grande qualita'. Si comincia alle 18 con Liberarsi: figli di una rivoluzione minore, di Salvatore Romano: film “scomodo” che ha sollevato non poche polemiche e che e' ancora in attesa di distribuzione nelle sale. Il regista, gia' assistente di Calopresti, Marra, racconta uno dei “misteri italiani” meno noti, i moti di Reggio Calabria del 1970 che scoppiarono dopo la decisione del governo di stabilire il capoluogo di regione a Catanzaro e si chiusero con un bilancio di cinque morti. Tra i protagonisti del film Monica Guerritore e Serena Rossi.
Alle 19 Velma di Pietro Tomaselli, ambientato nella laguna di Marano, in provincia di Udine. Il film, che ha tra gli interpreti Gianmarco Tognazzi ruota intorno al personaggio del capitano, un pescatore schivo e dal controverso passato, la cui vita cambia quando trova una bambina impigliata in una delle sue reti.

Nella sezione Schermo Napoli da segnalare invece, alle 16.45 Over The Raimbow, di Simona Cocozzo e Maria Martinelli, documentario struggente sulla maternita' negata, in cui una coppia di lesbiche racconta il proprio percorso per avere un figlio. Alle 19.15 c'e' invece La Misericordia Dipinta di Pasquale Renzo, in cui l'attore Ugo Pagliai da' voce a Caravaggio leggendo la lettera scritta a Battistello Caracciolo.

Proseguono, intanto, le retrospettive del Napoli Film Festival: alle 18.20 e alle 20.20 verrà proiettato Senza Fine di Krzistof Kieslowski e alle 15.30 e 21.40 Arianna di Billy Wilder.

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