Nikita Mikhalkov

Nikita Mikhalkov

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Nikita Sergeevič Michalkov (in russo: Никита Сeргеевич Михалков) nasce a Mosca il 21 ottobre 1945 è un attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico russo. Probabilmente il regista più celebre russo assieme a Sergej Eisenstein e Andrej Tarkovski. Il padre Sergej Vladimirovič Michalkov è poeta e scrittore molto celebre in Russia per aver scritto il testo dell'inno nazionale russo. La madre Natal'ja Petrovna Končalovskaja, era poetessa e suo padre era il pittore Petr Petrovič Končalovskij come del resto lo zio Vasilij Ivanovič Surikov era anch’egli pittore. Il fratello maggiore è diventato anch’egli come lui più tardi, regista di cinema, Andrej Končalovskij. Nikita è ancora bambino quando studia per diventare attore al Teatro d'Arte di Mosca. Frequenterà anche , dal 1963 la Scuola di teatro Boris Schukin del Teatro Vachtangov. Il suo debutto come attore avviene nel 1959 e nel 1964 è protagonista nel film “A zonzo per Mosca” di Georgij Danelija. Una volta che diventerà regista non abbandonerà mai la passione per la recitazione. Anche il passaggio a regista non avviene lasciando la prima carriera, infatti si iscrive al VGIK, la Scuola Statale di Cinematografia di Mosca mentre appare come attore in altri film. Il suo maestro è Michail Il'ič Romm. Arrivano i primi due corti: “La bambina e le cose”ed “E io torno a casa”. Nel 1970 il terzo cortometraggio è intitolato “Una giornata tranquilla alla fine della guerra”, il suo saggio di diploma del corso. Scrive poi racconti per la rivista Fitil. Nel 1974 il film d’esordio Amico tra i nemici e nemico tra gli amici. Il successo di pubblico arriva nel 1975 con il film “Schiava d'amore” E due anni dopo con “Partitura incompiuta per pianola meccanica” con cui vince al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián. Tratto dal dramma “Platonov” di Anton Čechov. Dopo aver recitato nel film del fratello “Siberiade” cura la regia di “Cinque serate” e nel 1979 è la volta di “Alcuni giorni della vita” di I. I. Oblomov, dal romanzo di Ivan Aleksandrovič Gončarov e per chi scrive il suo capolavoro assoluto. Viene diretto in alcuni film da Èlʹdar Aleksandrovič Rjazanov dopodiché il successo internazionale giunge con “Oci ciornie” con Marcello Mastroianni. “Urga - Territorio d'amore”, nel 1991, vince il Leone d'oro al miglior film alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Il film che gli farà vincere l’Oscar per migliore film straniero è invece “Sole ingannatore”, del 1994, storia anni Trenta nella Russia di Stalin, dove Nikita è anche il protagonista nel ruolo di colonnello dell’Armata Russa. Dopo “Il barbiere di Siberia”, dove è lo zar Alessandro III di Russia dirige il remake, adattandolo alla situazione russa, di “La parola ai giurati” di Sidney Lumet, il titolo è 12 come il numero dei girati. Viene presentato nel 2007 a Venezia e Mikhalkov riceve il Leone Speciale per l’insieme della sua opera.

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