Francesco Amato

Francesco Amato

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Regista, documentarista e sceneggiatore, inizia a lavorare dietro la macchina da presa a Bologna, da studente del Dams, dove realizza cortometraggi e documentari tra cui Figlio di penna (vincitore del Torino Film Festival, Visioni Italiane, in concorso a Cannes nel 2002). Nel 2006 si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ed esordisce con il lungometraggio Ma che ci faccio qui!, film di diploma prodotto dal CSC insieme a RaiCinema e distribuito da Istituto Luce. Proiettato in oltre 20 paesi, il film si aggiudica numerosi premi e riconoscimenti, ed è candidato al David Donatello e ai Globi d'oro come miglior opera prima. Nel 2011 realizza Cosimo e Nicole, prodotto da Cattley con cui vince "Prospettive Italia" al Festival del Film di Roma 2012, e altri riconoscimenti in Italia e all'estero. Interpretato da Riccardo Scamarcio e Clara Ponsot, il film vede la partecipazione straordinaria di Afterhours, Marlene Kuntz, Verdena e Bud Spencer Blues Explosion nelle scene dei concerti. I toni allegri di Ma che ci faccio qui! lasciano qui il passo agli interrogativi profondi sulla contemporaneità, alle problematiche di una generazione precaria, a quelle dell'immigrazione e del lavoro nero. Dopo questa esperienza, torna al mondo dei documentari puntando la cinepresa su tre progetti sul tema del cibo in Africa: in co-regia con Stefano Scarafia, realizza The travel of Harenna Wild Forest Coffee (2013, Etiopia), Pokot Ash Yogurt (2013, Kenya) e Couscous Island (2014, Senegal). Prodotti da Slow Food. Gli ultimi due sono proiettati al Festival di Berlino (rispettivamente nelle edizioni 2013 e 2014)

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