Andrzej Wajda

Opere

Opere principali: 
Anno di produzione: 
2016
Titolo Opera: 
Powidoki
Tipo Opera: 
Lungometraggio
Anno di produzione: 
2013
Titolo Opera: 
Walesa - L'uomo della speranza
Tipo Opera: 
Lungometraggio
Anno di produzione: 
2009
Titolo Opera: 
Tatarak
Tipo Opera: 
Lungometraggio
Anno di produzione: 
2007
Titolo Opera: 
Katyn
Anno di produzione: 
1983
Titolo Opera: 
Danton
Tipo Opera: 
Lungometraggio
Anno di produzione: 
1981
Titolo Opera: 
L'uomo di ferro
Tipo Opera: 
Lungometraggio
Anno di produzione: 
1958
Titolo Opera: 
Cenere e diamanti
Tipo Opera: 
Lungometraggio
Anno di produzione: 
1957
Titolo Opera: 
I dannati di Varsavia
Tipo Opera: 
Lungometraggio

Andrzej Wajda

Tipo autore: 
Andrzej Wajda, nato a Suwałki (Polonia) il 6 marzo 1926, è stato interprete, con le sue opere, delle vicissitudini della tormentata storia del suo paese. Figlio di un ufficiale di cavalleria dell'esercito polacco ucciso nel famigerato eccidio di Katyń del 1940, partecipa ancora adolescente alla resistenza contro l'occupazione nazista della Polonia. Si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Cracovia e successivamente alla Scuola superiore di cinema di Łódź, dove si diploma nel 1954. Dopo aver diretto una serie di documentari e cortometraggi, lavora come assistente di Aleksander Ford per il film I cinque della via Barska (1954), e ottiene la possibilità di dirigere il suo primo lungometraggio, Generazione (1955). I due film successivi, I dannati di Varsavia (1957) e Cenere e diamanti (1958), premiati rispettivamente a Cannes e a Venezia, completano un'ideale trilogia sulla guerra e sugli orrori che ha inflitto alla sua generazione. Interessato alla realizzazione di film allegorici e impegnati, Wajda è in grado anche di dirigere pellicole con budget importanti per il grande pubblico, come Ceneri sulla grande armata (1965). Nel 1975 La terra della grande promessa vince il Festival di Mosca e diventa il primo dei suoi film a ottenere una candidatura al premio Oscar come miglior film straniero, a cui ne segue una seconda con Le signorine di Wilko nel 1979. Con L'uomo di ferro (1981), il cineasta polacco vince la Palma d'oro al festival di Cannes e ottiene la terza candidatura agli Oscar. Il film descrive i primi successi del movimento Solidarność. Proprio il coinvolgimento di Andrzej Wajda nel movimento sarà la causa principale della sua emarginazione in Polonia, in seguito al colpo di stato del 1981. Si trasferisce quindi in Francia, dove dirige Danton (1983). Quando nel 1989 cambia la situazione politica in Polonia (e nel resto del mondo), Wajda può finalmente tornare in patria, dove ottiene la direzione artistica del Teatro Powszchny di Varsavia e viene eletto senatore. Nel 1990 diviene il terzo regista europeo, dopo Federico Fellini e Ingmar Bergman, a vincere l'European Film Awards alla carriera. Nel 1998 il Leone d'oro alla carriera anticipa di due anni il corrispondente Premio Oscar. La vita artistica del regista continua e nel 2007 realizza un'opera legata non solo a una tragedia della storia polacca, ma anche a quella sua personale: Katyń. Il film vince il Globo d'oro come migliore film straniero in Italia, e vale ad Andrzej Wajda la sua quarta candidatura al premio Oscar per il miglior film straniero. Nel 2013 è ancora una volta a Venezia con Walesa. Uomo della speranza, un biopic dedicato allo storico leader di Solidarność, Lech Walesa. Wajda muore a Varsavia il 9 ottobre 2016. Il suo ultimo film Powidoki viene presentato postumo alla Festa del Cinema di Roma 2016.

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