L’illustre ed anziano professore Isak Borg viene insignito, per la sua lunga carriera di medico, di un prestigioso premio accademico, che dovrà ritirare presso la Cattedrale di Lund. Durante la notte che precede il viaggio l’uomo viene però turbato da un incubo: in un quartiere sconosciuto e desolato della città, in cui gli orologi sono privi di lancette, un carro funebre sbatte contro un lampione. Dall’interno della bara una mano lo afferra ed egli scorge nel volto del cadavere il suo stesso viso. Il mattino seguente il professore decide così di non partire più in aereo da Stoccolma bensì in automobile e ad accompagnarlo sarà la nuora Marianne. I discorsi che la donna farà al suocero, la sosta nell’abitazione dove egli trascorse la sua infanzia, le visioni e i sogni che gli faranno visita, assieme agli incontri che i due faranno lungo il percorso, si trasformeranno nel bilancio esistenziale dell’anziano uomo. Egli riuscirà finalmente a vedere le proprie carenze affettive ed emotive, per potersi riappacificare con i propri affetti e il proprio passato, prima di congedarsi serenamente.