Una fiaba distopica che racconta, dagli anni ‘40 ai giorni nostri, la tenerezza di un essere umano nato morto e la testardaggine dettata dall’amore di una nonna. Dolcezza e amore ribaltano la successione degli eventi, rinviando le conseguenze ovvie della patologia che tiene prigioniero Antonio e creano una vita inaspettata, raccontata dalla soggettiva degli occhi di un piccolo burattino di Pinocchio, sin dall’infanzia suo fedele amico. Si sviluppa così una favola di Pinocchio, ma a ritroso: un bambino che con il progredire della malattia si trasforma in un burattino.