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La Buona Uscita è la storia grottesca e "feroce" della giovane borghesia napoletana, ricca e strafottente, cinica e asociale. Un mondo solitario e narciso che consuma cibo e piaceri senza alcuna relazione umana reale con il resto delle persone. Anzi usa le persone. L'unica che sembra accorgersi dell'aridità che la circonda è Lucrezia Sembiante, una professoressa di 50 anni ninfomane, che sebbene terrorizzata dalla vecchiaia e dalla solitudine, dopo l’ultimo incontro con lo storico “amico di letto” Marco Macaluso, un felice e spregiudicato imprenditore, cerca di ribellarsi.
Un insolito fenomeno di mutazione attacca l'ecosistema. Militari a caccia di una risposta si ritrovano ad affrontare qualcosa di inaspettato. Il processo di alterazione ormai è irreversibile.
Julien lavora come imprenditore agricolo, è sposato con Delphine e ha una figlia, Suzanne. La farmacista Esther Despierre, che Julien conosceva fin dalla giovinezza, è sposata con un compagno di scuola di Julien, il sempre malaticcio Nicolas. Un giorno, Esther incontra di nuovo Julien e lo accusa di aver baciato tutte le donne, ma non lei. Poi si fa baciare e inizia una relazione appassionata. Nei mesi successivi si incontrano irregolarmente nella stanza blu di un albergo locale. Quando Esther gli chiede se può immaginare una vita con lei, Julien le dice che e’ possibile.
Sezione IV di Nicola Nisci (Ita, 2007, 63') Mer 11 h 16.50
Giudea, anno Zero. Lo scrivano napoletano Razzullo, assoldato dall'imperatore Augusto per censire tutti gli abitanti dell'impero, incontra il compaesano Sarchiapone, barbiere e strimpellatore di violino in fuga. Entrambi affamati, uniscono le loro forze con l'obiettivo di trovar qualcosa da mangiare. Nel corso delle loro peripezie, si imbattono in Maria e Giuseppe in viaggio verso Betlemme, aiutandoli sotto l'occhio vigile della Sibilla Cumana a far nascere il loro bimbo a dispetto delle minacce del signore degli inferi Plutone e dei suoi quattro diavoletti al servizio.
Sezione VI di Mauro Caiano (Ita, 2007, 20') Ven 13 h 17.36
di Pupi Avati (Ita, 1976, 110')* mer 9 h 14,30 Un pittore pazzo muore suicida in un paese del ferrarese, dopo avere dipinto un affresco terribile, rappresentante il martirio di San Sebastiano tra due figure ghignanti. Gli interessati allo sviluppo turistico della località, considerando l'opera di Buono Legnani un'attrazione, decidono di restaurare l'affresco e fanno venire il concittadino Stefano, pittore mancato.
Sezione VIII di Nicolangelo Gelormini (Ita, 2008, 7') Sab 13 h 19.40
Due fratelli, Michele e Lorenzo, il primo è cinofilo e si occupa di allevamento di cani Labrador, il secondo è appassionato di jazz e musicista. I due fratelli sono anche molto distanti come carattere, mentre Michele è orso e più rozzo mentre Lorenzo è più comunicativo e positivo. Abitano a Roma nella grande villa paterna soli visto che il padre, imprenditore, se n’è andato all’estero. All’improvviso vengono a sapere che il genitore degenere si trova in Marocco e ha venduto la casa dove vivono.
La “Cella Zero” è una stanza vuota, dove, secondo il racconto di chi ci è stato, i detenuti del carcere di Napoli erano portati per essere picchiati da alcuni agenti di polizia penitenziaria. In qualche caso, forse, anche a morte. Per la prima volta gli ex detenuti decidono di raccontare pubblicamente la loro personale esperienza delle violenze subite nel penitenziario. Federico Perna è morto nel carcere napoletano l'8 novembre del 2013. Per una ischemia, secondo l'autopsia. Ma sua madre, Nobila, non si rassegna.

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