Nato a Vannes, in Bretagna, il 3 giugno 1922 e morto a Parigi il 1 marzo 2014. Famiglia Borghese, il padre farmacista e la madre lo spinge a farsi una cultura in ogni campo. A soli 14 anni fa il primo cortometraggio L’avventura di Guy. Si iscrive all’IDHEC di Parigi, la scuola di cinema. Dopo una comparsata come attore in un film di Marcel Carne’ dirige Gerard Philippe in un film del 1946. Due anni piu’ tardi viene nominato agli Oscar per un documentario su Van Gogh. La sua carriera quindi prosegue su quella via fino a che non dirige il primo film di finzione, Hiroshima mon amour che diventa subito un caso. Resta nella sperimentazione con il secondo lungometraggio, L’anno scorso a Marienbad, la sceneggiatura e’ dello scrittore Alain Robbe-Grillet che poi diverra’ a sua volta regista. In seguito lascia il cripticismo per incontrare maggiormente il pubblico. Da citare, Muriel il tempo di un ritorno e Stavinsky il grande truffatore con Jean-Paul Belmondo. Nel 1977 pero’ dirige un altro film difficile e psicologico, Providence con Dirk Bogarde seguito da un altro esperimento del 1980, Mon oncle d’Amerique con Gerard Depardieu. Dopo due film drammatici con Fanny Ardant, La vita e’ un romanzo e L’amour a mort e un film acclamato dalla critica Smoking/No smoking si dirige fino agli anni Duemila alla commedia e spesso musicale un po’ alla Jacques Demy. Parole parole parole e Mai sulla bocca ne sono un esempio. L’ultimo film esce l’anno della sua morte nel 2014, Aimer, boire et chanteur.