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Un’attrice francese è a Hiroshima per girare un film sulla pace e conosce un giapponese e hanno una relazione sessuale. Mentre fanno l’amore lei gli racconta la sua vita e l’amore per un soldato tedesco che l’ha portata allo scherno e alla rasatura dei capelli dopo la guerra. Come sfondo le immagini delle vittime della bomba atomica su Hiroshima. Una curiosità il compositore oltre a George Delerue è Giovanni Fusco, autore delle colonne sonore di Michelangelo Antonioni. Marguerite Duras è stata candidata all’Oscar sia per il soggetto originale che per la sceneggiatura.
Una storia d’amore breve e intensa e molto anti-convenzionale costruita come una lunga conversazione spezzata in frammenti che si protrae durante 36 ore tra un architetto giapponese e un’attrice francese. Lei e Lui sono i soli nomi che sentiamo. Si separano dopo una breve relazione. I due discorrono sulla memoria e sulla dimenticanza mentre Lei sta per partire e viene fatto il paragone del loro fallimento sentimentale con la bomba di Hiroshima. Sperimentale, con una fotografia stupenda, fu candidato all’Oscar per la migliore sceneggiatura e al Festival di Cannes.
di Frédéric Sojcher (Bel – Fra, 2010, 85'); v.it. Domenica 16 h 16,30 – Lunedì 17 h 22,30   Attraverso un'indagine sulla vita dell'attrice Micheline Presle, Marie de Medeiros si mette sulle tracce di Luis Aramcheck, cineasta misteriosamente scomparso nel 1946, e scopre un complotto di Hollywood contro ilcinema europeo nel dopoguerra. GUARDA IL TRAILER
Ho capito cose intense è ambientato tra le strade di una Napoli deserta a causa di un evento spettacolare che tiene incollati tutti gli abitanti al televisore: una partita di calcio della squadra partenopea. Un ragazzo stanco della propria condizione di spettatore abbandona il luogo in cui si trova, un circolo ricreativo dove è proiettata la partita, nell'istante in cui viene decretato il fischio di inizio.
Si può udire un forte rumore di fondo, nell’opera di Antonioni; il passo incerto e sghembo di Giulianascivola sul piano inclinato delle nevrosi, passa rasente la linea di orizzonte delle grandi sagome della civiltà tecnologica industriale, del progresso, del benessere spersonalizzante che riscrive istanze etiche e morali, mentre destruttura il sentire sensibile, e colora di terra arida e contaminata lo sguardo sull’umanità, sui sentimenti, sugli affetti più prossimi. Fino a trasfigurarli in oggetti senza vita.
Adam è un arabo cristiano che vive a Nazareth – membro di una minoranza all’interno di una minoranza che sta sparendo nella Terra Santa e nel Medio Oriente. Sua moglie Lamia è forte, bella e progressista e dirige una fondazione per i diritti delle donne. Quando Adam apprende che Lamia è incinta e suo padre si ammala gravemente , fa un bilancio della sua vita e realizza di non aver ottenuto molto. Nonostante tutte le sue idee imprenditoriali siano finora fallite, egli tenta un’ultima grande impresa.
Vlasta fa l’infermiera a domicilio in una cittadina della Moravia. È una donna generosa e pragmatica e ha dedicato tutta la sua vita al marito, alla figlia e ai suoi pazienti. Ha sempre messo le esigenze degli altri davanti alle proprie, crede fermamente nella medicina tradizionale e nella competenza dei medici. Un giorno scopre di essere malata e cerca di dare una svolta alla sua vita. Costretta ad abbandonare ogni certezza, capisce che il suo atteggiamento esageratamente altruista può nuocerle.
Sotto gli sguardi assenti dei passanti un senzatetto di Philadelphia cerca di mostrare al mondo l'unica cosa che gli appartiene.
(Ita, 2013, 18') Documentario Martedì 1 h 18,45 ICN Ingresso libero Prima parte di un intervista registrata a Barcellona da Bigas Luna nel marzo 1995, in risposta a domande mandate via fax dall'autore. Le immagini invece si riferiscono alla Mostra “Il sesso dei segni” tenutasi alla Galleria Santo Ficara a Firenze nel gennaio 1996. Si tratta di una mostra di acquerelli dipinti da Luna, la prima mostra pittorica in assoluto tenuta dal regista.
(Ita, 2013, 25') Documentario Giovedì 3 h 18,45 ICN Ingresso libero Seconda parte dell'intervista a Bigas Luna del 1995. Le immagini si riferiscono al set di Bambola nel giugno 1996, in quel di Comacchio, il film controverso che creò una frattura tra Luna e la critica italiana. Il set viene catturato in un giorno dove le riprese sono prevalentemente dedicate allo stupro in prigione che il protagonista fa compiere per vendetta sul rivale. Appare ad ogni modo anche Valeria Marini che si era resa disponibile per la stampa.

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