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di Billy Wilder (Usa, 1966, 100') v.o. sott. it. ven 11 h 15,30 – h 22,00 Harry Hinkle è un operatore della televisione americana che viene inviato, con la sua telecamera portatile, a riprendere una partita di rugby. Mentre sta lavorando viene travolto e scaraventato a terra da un giocatore, Luther Jackson. Il cognato di Harry, Willie, che è un avvocato, lo convince a sfruttare l'occasione favorevole e, malgrado l'incidente non sia stato grave, a chiedere un cospicuo rimborso all'assicurazione.

Giuseppe, malato di Alzheimer ad uno stadio avanzato, è ricoverato in una clinica. Questo è il racconto di una sua giornata, della sua routine, della sua realtà sempre uguale a se stessa, di ogni cosa vissuta sempre come fosse la prima volta.Come ogni mattina un' infermiera entra nella stanza di Giuseppe per svegliarlo, ma quel giorno Giuseppe ha già gli occhi aperti, ansima, agitato da un inquietante incubo. Così comincia la sua giornata. In mensa, Giuseppe è seduto e gli si avvicina Anna, sua moglie, ma lui non la riconosce.

Un tragico incidente in motorino mette a repentaglio la vita di una ragazzina quindicenne, figlia di un chirurgo, Timoteo. L’attesa post operazione, durante la quale ella combatte tra la vita e la morte, diventa occasione privilegiata di una confessione segreta di Timoteo, non tanto padre, quanto, invece, uomo. È il racconto di una storia d’amore extraconiugale di molti anni prima, con una prostituta, Italia, alla quale, ubriaco aveva fatto violenza.

William, affetto da sclerosis multipla, dopo la morte della moglie rimane da solo con Lucie la figlia di 15 anni. Lucie dato che il padre agisce come un adolescente e’ cosretta a maturare prima dei ragazzi della sua eta’. Deve prendersi cura del padre e della propria vita. Studia, lavora e manda avanti la casa. Si mette a scrivere un romanzo autobiografico, ma I servizi sociali sono alla porta e Lucie e William devono convincerli che possono farcela da soli.