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Nata a Torre del Greco, Cira Sorrentino dopo aver trascorso gli anni dell’adolescenza e della prima giovinezza appassionandosi alla fotografia, alla ripresa e al montaggio video negli anni del passaggio dall’analogico al digitale, successivamente si dedica al Teatro. Frequenta l’Accademia ICRA Project di Michele Monetta, diplomandosi in Mimo Corporeo alla conclusione del triennio. Contemporaneamente e successivamente frequenta il Laboratorio Teatrale presso il “Teatro Elicantropo” diretto da Carlo Cerciello.
di Sergio Panariello (Ita, 2012, 22') Drammatico Martedì 1 h 19,00 CM4 (circa) SchermoNapoli Corti Sezione 2 Ciro ha 14 anni. Vive a Scampia. Le sue giornate trascorrono tra la scuola, la salumeria nella quale lavora come garzone e il campo di calcio dove si allena. Nel quartiere non ha molti punti di riferimento se non il suo allenatore di calcio e Anna, sua amica di 18 anni che conosce sin da quando era piccolo. Nel quartiere vive anche Lello, un capozona che simboleggia la ricchezza e il successo, un mito agli occhi di Ciro, circondato da persone che lo ammirano e lo rispettano.
Nato in provincia di Napoli, si trasferisce a Roma dove studia regia alla Nucta Cinecittà, poi si laurea in cinema con 110 e lode alla Facoltà di lettere della Sapienza. Allo stesso tempo ha avuto esperienza in vari set cinematografici come assistente alla regia. Dal 2006 inizia a lavorare come assistente alla regia in Rai. Come registrare diversi videoclip, spot pubblicitari e documentari. Ciruzziello è il suo ultimo lavoro.
Nasce a Pompei il 28 novembre 1986. Dopo la scuola secondaria si reca nel 2005 a Roma per andare all’Universita’. Nel 2007 scrive produce e dirige il suo primo cortometraggio L’altro che viene premiato a un festival in California. Si dedica anche a video musicali e fonda con Manuela Ianniello la casa di produzione Road To Pictures Film. Vince ancora numerosi premi e dopo la realizzazione del suo quarto cortometraggio Piove del 2017 realizza l’anno successivo il suo primo lungometraggio che partecipa alla Mostra di Venezia, Un giorno all’improvviso.
Ciro D’Emilio (Pompei, 28/09/1986) è un giovane regista e sceneggiatore cinematografico italiano. Ha realizzato cortometraggi, video clip e spot pubblicitari. Ha scritto e diretto i cortometraggi: “L’altro” (2007), “Massimo” (2012), “Un ritorno” (2013), “Piove” (2017), vincendo premi nazionali e internazionali. Oggi è impegnato nella preparazione del suo primo lungometraggio.
È nato a Torre del Greco nel 1976. Inizia la sua carriera come cameraman per Telemontecarlo 2. Lavora come videomaker. Il Soldato Beve, suo cortometraggio d’esordio, 2004, è selezionato al Festival Cinema Giovani di Torino, in concorso nella sezione "Spazio Italia". Seguono Il Muro (corto 6’) 2005 Querido Francesco (doc30’) 2006; L’ultima spiaggia (corto 10’) vincitore del premio “ambiente web” Un Grande Talento (corto 12’) 2007 L'esordio cinematografico è nel 2010 con Anime in Saldo.
Mattei Ciro, leader della rete di Peppesmith, è un professore di filosofia e scienze sociali al liceo, ma soprattutto, una personalità ben nota nel panorama musicale napoletano. Da qualche anno come regista e sceneggiatore ha messo a punto vari progetti audio-visivi deciso a irrompere sulla scena con l’arma dell’ironia e dello sberleffo e ad insinuarsi nello spazio immateriale del web con il battezzato neo-genere “Trash novel” che rappresentano una orchestrazione strategica di trovate e contenuti forgiati nella frattale dimensione del posticcio e dell’arte di arrangiarsi.
(Napoli, 1987). Regista, attore, doppiatore e dal 2011 presidente della Sq8 Immaterial Art, un’associazione culturale finalizzata alla progettazione e realizzazione di eventi teatrali, cinematografici e musicali. Hurrya è il suo primo documentario.
Antonietta è una madre anziana che vive con Vincenzo, un figlio cerebrale dalla nascita e costretto su una sedia a rotelle in uno stato semi-vegetativo e con Ciruzziello, un pesce colorato che vive in una fiala. La donna spende tutte le sue energie prendendosi cura di suo figlio, cercando di dargli tutto l'amore possibile. Attraverso le sue storie, la donna ha trasmesso a suo figlio un incommensurabile amore per il mare, dove spesso fanno lunghe passeggiate.

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