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Sezione II di Giuseppe Cembalo (Ita, 2007, 10') Lun 9 h 17.10
Martina ha tredici anni e vive in un quartiere difficile,ha un piccolo dono, Il tempo per lei è la cosa più importante per occuparsi della collettività.
Il mare è diventato il mio soggetto perché incarna perfettamente la sensazione di vuoto infinito e di silenzio quasi assordante che ho percepito durante la visione di questo film e che si è materializzata nella frase di Giuliana che recita: “Non sta mai fermo. Mai. Mai, mai. Io non riesco a guardare a lungo il mare. Sennò tutto quello che succede a terra non mi interessa più”.
Sezione II di Francesco Capaldo (Ita, 2008, 7') Lun 9 h 19.15, Ven 13 h 18.45
Numa Tempesta è un finanziere che gestisce un fondo da un miliardo e mezzo di euro e sta avviando un nuovo progetto immobiliare in Kazakistan. Tempesta ha soldi, carisma, fiuto per gli affari e pochi scrupoli. Ma un giorno la legge gli presenta il conto: una condanna per frode fiscale. Evitato il carcere grazie ai suoi avvocati, Tempesta dovrà comunque scontare un anno di pena ai servizi sociali in un centro di accoglienza. Il ricco e potente Numa è così costretto a mettersi a disposizione di chi non ha nulla, degli ultimi. Uno di questi è Bruno, un giovane padre che frequenta il centro.
Sezione I di Maria Rosaria Riccio e Rosario Miele (Ita, 2008, 7') Dom 8 h 18.13, Gio 12 h 18.25
Il video vuole indagare il testo della canzone sfiorandone il senso per poi allargarsi verso un immaginario surreale che porta lontano verso il non sense. La tecnica della cancellazione del carboncino crea l'immagine in movimento nella tecnica stop motion a passo 1 evidenziando l'assetto artigianale dell'opera. L'ultima parte sfrutta il colore per valorizzare il viaggio psichedelico intervallato da un frame nero che esaspera l'animazione nella risoluzione del finale.
Due giovani cercano un posto dove suicidarsi. Un loro amico ha smesso di credere nella politica, forse perché suo fratello è morto militare in Afghanistan, lasciando un figlio piccolo. Tre militanti rapiscono un politico. Intanto un altro ragazzo parte.
Un rifugiato incapsula la crisi dell'immigrazione globale nelle sue parole scoraggianti. Ogni anno 400.000 persone provenienti da Africa, Asia e Medio Oriente cercano di entrare in Europa. Fuggono dalla guerra, dalla persecuzione e dalla povertà. Poiché le vie di terra sono state interrotte, si imbarcano in navi sovraccaricate e affrontano un viaggio pericoloso e spesso mortale in tutto il Mediterraneo.
Isa Campo (Oviedo, 1975) è sceneggiatrice, produttore e professoressa di regia cinematografica presso la Universidad Pompeu Fabra de Barcelona. Ha scritto numerosi lungometraggi, tutti diretti da Isaki Lacuesta (Girona, 1975), tranne la coregia di La próxima piel (2006), il suo debutto registico. Il film ha vinto 4 premi al Festival di Malaga, tra cui miglior registi per Isa Campo e Isaki Lacuesta e miglior attrice per Emma Suárez, premiata anche con un Goya per l’interpretazione; un premio Sant Jordi e un premio Gaudí, rispettivamente come miglior film e miglior sceneggiatura.

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